lunedì 8 aprile 2013

Mi arrendo

Avevo, in un post precedente, affermato con troppa sicumera che non mi sarei arreso fintantochè non avessi trovato una via da seguire per proporre almeno un percorso virtuoso per tramutare i rifiuti in risorsa.
Ad oggi posso dire che certamente per chi vuole IN ITALIA proseguire su questo percorso lo troverà accidentato, pieno di insidie e trappole ed infine capirà che è impercorribile.
I rifiuti sono una risorsa troppo importante e redditizia ed in un paese dove tutto è clientela, lobby, mafia e cialtroneria forse tutto ciò era scontato.

Ma il problema siamo noi, gli ITALIANI. All'inizio del progetto, il blog intendo, sono stato subissato di mail di persone interessate a progetti di recupero dei rifiuti.
Naturalmente sperando di ricavarne immediatamente un beneficio.

Dopo essermi stufato di rispondere una ad una alle mail ed avendo deciso di rispondere a tutti di condividere le loro informazioni su questo blog, sono spariti tutti.

Ogni tanto continua ad arrivarmi qualche mail del tipo "ho vinto quacchecosa?" "niente, niente".

Gli unici due interventi recenti che però non erano del tutto disinteressati erano relativi ad un post spercifico su di un progetto e, guarda caso, chi scriveva era già coinvolto nel progetto e chiedeva di essere contattato privatamente.

Lo spirito di internet, dei blog, della rete è di condividere e rendere trasparente le conoscenze acquisite, affinchè siano fruibili da tutti.
Pensate a quante fregature in meno, a quante ruberie in meno con bilanci trasparenti eccetera eccetera.

Ma in questo caso basta un pò di voglia di collaborare, di usare il mezzo di comunicazione non solo per narcisismo o per pubblicizzare qualcosa.

Se ci fossero solo gli Italiani Wikipedia sarebbe simile ad un volantino di euronics. Sigh!


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